Martedì sera il bellissimo ritorno a Roma “dell’aperitivo della simpatia”, poi sempre a Roma l’inizio di un percorso con docenti illuminati, poi una giornata intera con i manager a lavorare sugli antidoti al tecnostress, poi con ingegneri e geometri a lavorare sulla comunicazione nei cantieri edili e poi il 18 marzo un mare, anzi, una montagna di risate con i valdostani. E poi basta? Nooooo, altro incontro a Torino con gli operatori della cooperazione e poi consulenze individuali e poi…altro ancora
Parlando con i miei amici di come si possa descrivere Amazon Prime, dico che è un servizio in cui dopo due secondi dal “click” sulla tastiera del computer il corriere suona al citofono. Una battuta che non va tanto lontano dalla realtà visto che le consegne avvengono generalmente entro 24 ore dall’ordine. Dietro quel click e il citofono a stretto giro, c’è il DNA di Amazon fatto necessariamente di relazioni interpersonali, concentrazione e gestione del tempo da parte degli operatori di magazzino e dei manager. Un mondo fatto di preparazione professionale fuori dal comune. Un mondo che da qualche anno conosco bene perché sono consulente individuale e di gruppo di manager di Amazon. Si lavora sulla leadership, sulla comunicazione relazionale, sulla gestione dei carichi di lavoro e lo si fa con entusiasmo e ambizione, perché non bastano le competenze tecniche per muoversi adeguatamente in un contesto in cui l’intelligenza emotiva è, come ovunque del resto, fondamentale. I manager di Amazon lo sanno e si allenano quotidianamente, perché dietro a quel click e all’arrivo del corriere c’è il mondo della comunicazione. Ci sono il team e le persone.
Ormai non ascoltiamo più, non ce ne frega nulla di quello che l’altra persona pensi o stia per dire. Non vediamo l’ora di dire la nostra e peraltro la diciamo senza pensare a come dirla. Un disastro relazionale. Elefanti in una cristalleria. Bisogna riappropriarsi della capacità di ascoltare. Come? Facile. Esercizi belli, semplici, divertenti e interessanti, in cui anche i social hanno il loro importante ruolo. Sì i tanto vituperati social. Ascoltare le parole, la musica che c’è attorno alle stesse, dimostrare attenzione e abituarsi a pesare le parole. Questa è l’arte del rispetto per se stessi e per gli altri.
Ennesima, bellissima esperienza con fior di professionisti della sicurezza negli ambienti di lavoro. Un corso di aggiornamento improntato sulla comunicazione persuasiva e sulla necessità, per le figure della sicurezza, di essere convincenti nel trasmettere il proprio concetto di rischio e di prevenzione. Otto ore di un percorso basato sull’intelligenza emotiva, con i partecipanti che hanno utilizzato i vari e importanti strumenti relazionali per essere ancora più efficaci nella propria comunicazione.
Perché la prevenzione degli incidenti passa anche attraverso la consapevolezza di tutti.
Il 21 e 22 ottobre sarò a Torino al Museo egizio. Per visitarlo? Anche, visto che si tratta di uno dei più importanti siti mondiali dedicati al mitico antico Egitto e che vengono a visitarlo persone da ogni parte del mondo. Ma non sarò lì “soltanto” per questo. La Gfg Consulting della geniale e intraprendente #SabrinaSchemani, ha organizzato un evento di prestigio (l’ennesimo) valido come aggiornamento obbligatorio di legge per gli amministratori di condominio e, come spesso accade, ha pensato a me per parlare dell’importanza della comunicazione relazionale per questa figura professionale. Oltre a me interverranno fior fiori di esperti nei diversi ambiti in cui si muove il professionista delle convivenza condominiale, per una due giorni che, come è nello stile della #Gfgconsulting, vivrà momenti di approfondimento professionale intrisi di divertimento, leggerezza e condivisione. Perché gli eventi organizzati dalla Gfg Consulting sono tutto questo: prestigiosi e finalizzati a creare un senso di comunità e di condivisione, per la crescita umana e professionale di chi vi partecipa. Ci vediamo a Torino, tra pochi giorni. E non faremo le mummie!
All’evento Richmond del 3 e 4 ottobre che si terrà a Rimini nel felliniano Grand Hotel, parlerò di pesci rossi e cigni neri ma non si tratterà di incontri di etologia ma di comunicazione nel contesto della sicurezza sul lavoro.
Chi è chiamato a gestire riunioni, in qualsiasi contesto avvengano, non ha un compito facile, anzi. Deve prendere le redini e tenerle ben strette, controllando i tempi, gli interventi e il rispetto dell’ordine del giorno. Non sono ammesse “debolezze” perché potranno incidere sull’efficacia delle riunioni e sulla credibilità di chi le gestisce. Ne parleremo e lavoreremo sui modi ottimali di gestione delle riunioni con docenti delle scuole del bolognese. Quattro incontri per affinare gli strumenti comunicativi che ognuno di noi ha ma che spesso non conosce o non sa usare.
Il 21 e 22 settembre sarò a Bergamo in qualità di relatore all’importante e prestigioso Safety Expo, dedicato alla salute e sicurezza sul lavoro e organizzato dalla società Informa. Parlerò dell’importanza della comunicazione nelle aziende per la prevenzione degli incidenti. Tutto esaurito agli incontri, testimonianza di quanto sia sentito questo argomento dai responsabili della sicurezza.
In primavera ho vissuto come formatore un’esperienza umana fantastica, in un corso di ventenni diplomati in istituti tecnici e per prepararli alla loro assunzione organica in una grande azienda. Quasi 100 ore di formazione per lavorare con i ragazzi sul fronte della leadership, del lavoro di gruppo, del rispetto reciproco e della capacità comunicativa. Non è stato un percorso facile. Ragazzi svegli ma a vent’anni già disillusi, con tanta energia dentro ma gestita male nei comportamenti, nel linguaggio, nelle aspettative. Abbiamo quindi lavorato assieme sulle loro motivazioni, sulle loro ambizioni e sui loro talenti. Il fatto che il percorso scolastico degli istituti tecnici incanali freddamente molti ragazzi verso un’immagine di se stessi di basso profilo, in cui l’autostima, anche inconsciamente, va a finire sotto le suole delle scarpe, non deve far sì che si sentano autorizzati a buttare via i loro sogni, la loro ricca personalità e la propria intelligenza. Se all’inizio il mio invito a “non buttarsi via” è suonato loro strano, alla fine hanno capito. È per il loro futuro.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.