Nel mio girovagare in lungo e in largo per la nostra bella Penisola a parlare di comunicazione e intelligenza emotiva, un dato è purtroppo inconfutabile: là dove la partecipazione è spontanea e non “guidata” da aziende o ordini professionali la presenza maschile è scarsissima. E’ un dato preoccupante che denota la difficoltà di noi uomini a metterci in discussione, a voler crescere lavorando sulle nostre emozioni e sulla nostra capacità relazionale. Del resto, viviamo in una società maschilista in cui piangere è da femminuccia e le emozioni sono cose da donne.
Anche quando scrivo post su concetti relativi all’importanza di una comunicazione equilibrata, ci sono sempre interventi maschili “sgraziati”, sintomo di questa cultura machista impermeabile e spesso, purtroppo, inconscia.
Poi si vedono i risultati…
Uomini, sveglia!